Lo dicono gli avvocati: chi è stato danneggiato dal coronavirus può fare causa a Conte

Cinque avvocati hanno deciso di fondare un comitato per offrire supporte a famiglie e imprese danneggiate dalle misure anti coronavirus. Secondo loro infatti, il governo ha sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare nell’affrontare l’emergenza. 
Maria Grazia Castella è un avvocato che insieme a dei suoi colleghi ha lanciato un’iniziativa chiamata “Comitato per le famiglie e imprese colpite dal lockdown”. Lo scopo, come ha spiegato lei stessa in un’intervista concessa al giornale il Tempo, è quello di offrire delle consulenze legali molto economiche a famiglie e imprese che vogliono intraprendere delle azioni legali contro il lockdown imposto dal governo. 

 Nell’intervista, la Castella spiega che alla base della nascita del Comitato, vi è stata la convinzione tra lei ed altri quattro suoi colleghi che la chiusura forzata delle imprese voluta dal governo, ha procurato dei danni che possono essere risarciti per legge. L’articolo a cui il Comitato fa riferimento è il 2045 del codice civile. Per spiegare il principio contenuto in questo, ha fatto un esempio molto chiaro al giornalista: “se cade un ponte sul suo terreno agricolo, e lei non può coltivarlo fino alla rimessa in pristino di quel ponte, in base a quell’articolo lei ha diritto ad un indennizzo da parte dello Stato. Bene, con il lockdown si è verificato un po’ lo stesso principio per molte imprese. Se si è in grado di dimostrare di aver subito una perdita di guadagno pari a “x”, sarà quella la somma che si potrà richiedere.”

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Un aspetto di questo iniziativa che porterà sicuramente scandalo e polemiche tra i media, riguarda il fatto che nell’intraprendere questo tipo di azione legale, il destinatario è direttamente il Presidente del Consiglio.

Il giornalista le ha poi chiesto se questo articolo possa portare a degli indennizzi per danni non solo materiali ma anche psicologici. A questo proposito, la Castella ha dichiarato che “sì, però deve essere di una certa rilevanza e dimostrabile. Chiaramente non si può rivendicare se si prende un tranquillante prima di andare a dormire. Poi c’ è anche un’ altra cosa di cui questo comitato potrà occuparsi”.

Un’altra dichiarazione molto forte l’ha rilasciata sulle autocertificazioni che da quando è iniziata la quarantena, i cittadini sono costretti ad esibire agli ufficiali di polizia per giustificare lo spostamento. Secondo l’avvocato, questa autocertificazione non ha nessun valore giuridico e ha invitato i cittadini a non firmarle proprio per non conferirigli valore legale. 

Il giudizio infine che ha espresso in qualità do avvocato sui decreti emanati dal governo da quando è iniziata la quarantena è durissimo. La Castella afferma infatti che: “con i Dpcm si fa man bassa dei diritti delle persone. E’ gravissimo. Qui non siamo di fronte ad uno stato di guerra dichiarato; non c’è il ricorso all’articolo 77 della Costituzione. In presenza di ciò, possono essere sospese le libertà delle persone.
Il giornalista su questo punto le ha però ricordato che questi decreti possono trovare una loro giustificazione nello stato di emergenza sanitaria in cui il nostro paese si è trovato d’improvviso.

La Castella su questo ha riconosciuto l’eccezionalità della situazione ma ha anche ricordato che  “in questo caso, la previsione di limitazione della libertà doveva passare attraverso il Parlamento, perché ha una riserva di legge assoluta. Questo è un punto importantissimo, su cui secondo me anche da parte dell’opposizione di centrodestra avrebbe dovuto esserci un grido d’allarme più forte su provvedimenti che non hanno né capo né coda. Qui non si tratta di Costituzione sospesa, ma molto peggio. Della Costituzione è stata fatta “carta straccia”, come se noi non ne avessimo una»

Lo dicono gli avvocati: chi è stato danneggiato dal coronavirus può fare causa a Conteultima modifica: 2020-05-09T15:49:03+02:00da riccirinaldonew
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