Intercettazioni telefoniche: Irene Pivetti vuole tenersi i soldi versati per beneficienza

Inchiesta del Fatto Quotidiano che mette in luce inquietanti intercettazioni telefoniche tra Irene Pivetti e Lele Mora. Sembra che l’ex presidente della Camera, alla luce anche delle ultime accuse di frode sulle mascherine importate, non abbia perso il ‘vizio’.

MORAPIVETTI

Si continua ad indagare sulla vicenda che vede Irene Pivetti protagonista in negativo in merito alle mascherine fuorilegge importate dalla Cina dalla ex presidente della Camera. E spuntano retroscena inquietanti che sembrano dimostrare come la Pivetti non sia nuova a operazioni non proprio ortodosse. Il Fatto Quotidiano ha scoperto alcune intercettazioni telefoniche risalenti ad ottobre 2018. Dall’altra parte della cornetta c’è l’imprenditore Lele Mora.

IL 9 OTTOBRE 2018, a pandemia ancora lontana, i due sono al telefono. “Presidente!”, esordisce Mora. “Carissimo, come stai?”, risponde Pivetti, che aggiunge: “Ti devo dire una cosa delicata, te la posso dire anche al telefono, perché io c’ho la faccia come il didietro, quindi non ho problema”. Un assegno circolare di circa 80 mila euro dato per “l’opera pia” della Pivetti mai incassato. Ecco il punto: incassarlo e dividerselo. Dice Pivetti: “Usare i soldi (…) per fare qualcosa di produttivo io e te”. Il progetto è dunque definito, come andrà a finire resta un punto interrogativo.

L’intercettazione è agli atti di un processo milanese che vede Mora come parte lesa e vittima di una tentata estorsione orchestrata dall’imprenditore Michele Cilla, manager della movida e, seppur mai condannato per fatti di mafia, storicamente vicino al clan Fidanzati di Cosa Nostra.

“Dimmi amore  riprende Mora –tra me e te non dovrebbero mai esserci problemi”. L’ex protetta di Umberto Bossi spiega: “Tu hai visto, abbiamo ripreso bene quella situazione dell’associazione. Adesso però voglio farti un discorso proprio becero tra me e te. Noi abbiamo un importo importante in un assegno. Posso farti un discorso molto piatto. Noi possiamo ritirare l’assegno”. Pivetti prosegue e Mora annuisce: “Lele, tu hai delle spese, io ho delle spese. Insomma, riconoscerci qualche liquidità che magari ci serve”. Il denaro serve per l’associazione. Pivetti illustra il piano: “Questi sono denari che sono stati dati da questa gente per uno scopo, che noi raggiungiamo indipendentemente dal loro contributo. Consideriamolo una specie di compenso, di liquidità per l’opera pia”.

 “Amore – risponde Mora – noi facciamo tutto quello che tu mi dici(…). Anche perché sono più di 80mila euro quelli lì, hai capito?”. Pivetti conferma: “Tra me e te qualcosa di intelligente da fare ce l’abbiamo, secondo me”. Dopodiché i due discutono come dividere il denaro. Mora non ha dubbi: “Prendi ti quelli che ti servono. A me quando dai un 15mila euro, sono perfetto”. Pivetti vuole fare a metà: “Ma che 15, minimo la metà. Però è giusto, così li usiamo per fare delle cose”. Quali cose?

Intercettazioni telefoniche: Irene Pivetti vuole tenersi i soldi versati per beneficienzaultima modifica: 2020-05-08T07:26:06+02:00da riccirinaldonew
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