Paolo Brosio: il Governo ha preferito le sigarette a Dio, meno scienza e più fede

Paolo Brosio confessa la sua delusione per le decisioni prese dal governo in merito all’emergenza coronavirus. Le Chiese dovrebbero riaprire il 18 maggio ma lui fa un passo indietro. “Se non fai la confessione come fai a toglierti il peccato dall’anima? Abbiamo pensato a tutto tranne che a Dio”.

BROSIO

 

L’uomo che dopo il periodo più brutto della sua vita, ha scoperto la religione, Dio. L’uomo che ha rischiato di morire a causa delle sue brutte scelte ma è stato risparmato e da allora ha dedicato la sua vita agli altri. “Hanno pensato più alle sigarette che alle chiese”. Paolo Brosio è profondamente deluso dalla mancanza di valori cristiani nelle decisioni prese dal governo per combattere la pandemia di coronavirus. Secondo lui il Governo guidato dal Movimento 5 stelle non è interessato ai valori cristiani. E’ proprio in questo momento difficile che bisogna chiedere aiuto a Dio. Non puoi affidarti solo alla scienza perché non è Dio, altrimenti avremmo risolto tutto con la bacchetta magica. Dobbiamo rimettere al primo posto Dio. Brosio parla del premier: quando Conte si è insediato con il ‘Conte bis’ mi ha preoccupato quando ha parlato del nuovo umanesimo dove ha parlato di tutto, dell’uomo, della tecnologia e della scienza senza mai dire la parola ‘Dio’”.

Brosio: puoi comprare sigarette e cacciaviti ma non puoi pregare

“Il Governo ha pensato a tutto tranne che alle fede. Puoi comperare tutto in questi giorni di quarantena, anche le sigarette, il cacciavite, ma si chiudono le chiese perché, secondo loro, sono luogo di ricettacolo di focolaio. Se le chiese vengono abitualmente disinfettate, con le dovute precauzioni, perché non tenerle aperte almeno per le messe feriali? Mantenendo ovviamente le distanze e tutte le direttive che ci dà la comunità scientifica? Bisogna tornare a Dio e anche di corsa perché quello che sta avvenendo è un segnale ben preciso”. Il problema è coniugare la preghiera in chiesa con le distanze di sicurezza. Si potrebbe allestire un altare leggero – propone Brosio – dove il sacerdote sul sagrato parla dal microfono e la gente da fuori, mantenendo le distanze, con mascherina e guanti può ascoltare e prendere l’ostia. Se non fai la confessione come fai a toglierti il peccato dall’anima? Abbiamo pensato a tutto tranne che a Dio”.

 

Brosio ha festeggiato i 99 anni dell’adorata madre e ha deciso di donarle proprio quello che lei desiderava: una preghiera fatta in diretta sui social network, per tutti gli anziani “che ci stanno lasciando”, soli nelle case di riposo. Un regalo che l’ex conduttore televisivo ha voluto fare alla madre angosciata per tutti gli anziani che, con le Chiese chiuse, non hanno la possibilità di fare la Comunione. Mia madre mi ha chiesto di fare il Rosario in diretta con lei e pregare per tutti quegli anziani che stanno scomparendo, che poi sono quelli più forti, quelli che hanno vissuto la guerra e che ancora sostengono, grazie alle loro pensioni, i nipoti che non hanno lavoro. Ci sono dei giovani che vivono ancora con i nonni. La preghiera che voglio lanciare – aveva detto Brosio – è quella ‘del cuore’ fatta a Dio che unisca tutte le fedi religiose. Voglio ringraziare Dio perché mia madre festeggia i suoi 99 anni proprio in questo momento così difficile e voglio lanciare un segno di pace e di speranza a tutti gli anziani, di tutte le etnie e religioni.
Paolo Brosio: il Governo ha preferito le sigarette a Dio, meno scienza e più fedeultima modifica: 2020-05-07T17:08:20+02:00da riccirinaldonew
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