Si arrende il primo imprenditore, morto suicida. Governo, non ti fischiano le orecchie?

Si è tolto la vita impiccandosi nei capannoni della sua azienda alla periferia est di Napoli.

ambulanza (1)

 

La prima vittima della crisi coronavirus. Altri imprenditori si erano uccisi in passato per una situazione economica insostenibile, le troppe tasse da pagare, gli aiuti statali che non arrivano, le banche che ti strozzano, ma il suicidio di un imprenditore napoletano è da ricondursi inequivocabilmente all’emergenza e alle conseguenti restrizioni che hanno costretto alla chiusura milioni di negozi e aziende. A detta di familiari e amici, il 57 enne campano suicida era oppresso dalle conseguenze della crisi economica legata al coronavirus. L’uomo ieri sera non è rientrato a casa, i familiari hanno dato l’allarme e oggi le forze dell’ordine hanno scoperto il suo cadavere. Si è impiccato nei capannoni della sua azienda, a Napoli.  Sembra che l’imprenditore abbia lasciato anche una lettera d’addio.  Nel corso dell’incontro con Rete Imprese Italia il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha riferito ai partecipanti la “dolorosa notizia” appresa dai media del suicidio di un imprenditore a Napoli. “Non conosciamo ancora i dettagli”, ha detto il premier a quanto viene riferito, “siamo vicini alla famiglia”. C’è da chiedersi quanto sia importante conoscere i dettagli.

“Dobbiamo affrontare un periodo di grandi sofferenze” ha aggiunto Conte, insistendo sulla necessità di “lavorare tutti insieme e affrettarsi per portare questa settimana in Cdm il decreto legge” sulle misure economiche. A questo il governo dovrà per forza iniziare a farsi un’esame di coscienza e a chiedersi se davvero è stato fatto tutto ciò che era necessario per salvare gli italiani. Aspettiamo risposte, non proclami. Perchè nessuno debba più arrendersi.

 

Si arrende il primo imprenditore, morto suicida. Governo, non ti fischiano le orecchie?ultima modifica: 2020-05-06T19:18:00+02:00da riccirinaldonew
Reposta per primo quest’articolo